martedì 5 agosto 2014

La mia #albeinmalga a Malga Stabolone. Racconto di un week end indimenticabile



Devo ammetterlo, la cosa che più mi "preoccupava" di #albeinmalga, non era il freddo o la pioggia che ormai accompagna quasi ogni giornata di questa pazza estate, e neppure il dover camminare per prati e boschi in mezzo al fango, ma era l'ora della sveglia.
Puntata esattamente alle 4.15, ne un minuto in prima ne un minuto dopo. Ma sapevo che ne sarebbe valsa la pena.
Che la montagna sia il mio ambiente, il mio buen retiro, dove la frenesia della vita quotidiana svanisce lasciando spazio alla tranquillità, già lo sapevo. Ma che la sua gente sarebbe riuscita a darmi così tanto in così poco tempo, mai l'avrei immaginato.
Per chi non lo sapesse #albeinmalga (sottotitolo: quando l'alpeggio prende vita) è una splendida iniziativa che ogni estate Visittrentino, la società di sviluppo e promozione turistico territoriale del Trentino Alto Adige, organizza nei mesi di luglio e agosto in sinergia con le Strade del Vino e dei Sapori del Trentino e gli Apt delle vallate trentine. 
E così venerdì sera, grazie all'Apt della Valle del Chiese, siamo arrivati all'hotel Da Bianca in Val Daone, punto di partenza da cui sabato avremmo raggiunto Malga Stabolone. La mattina di sabato è iniziata ancor prima del sorgere del sole. Da Malga Valbona, dove siamo arrivati in bus, ci siamo incamminati verso Malga Stabolone. A guidarci Roberto, accompagnatore trentino nonché sindaco di Praso (ed affezionato sostenitore di Malga Stabolone), che ci ha incantati con tutta la sua sapienza. Ci ha parlato del territorio e della sua conservazione, degli animali che lo vivono giorno e notte, ci ha fatto osservare rocce che ai nostri occhi sembravano insignificanti ma che guardandole da vicino nascondevano veri e propri cristalli, ci ha dato così tante informazioni che quasi non c'era il tempo di sentire la fatica della salita.
Dopo poco più di un'ora di cammino ecco all'orizzonte Malga Stabolone. I malgari sono impegnati nella prima mungitura della giornata, le mucche sono appena rientrate dopo la nottata passata al pascolo, riposeranno alcune ore per poi tornare nei prati e nel pomeriggio torneranno per la seconda mungitura. 
Finalmente conosciamo Mandra, la casara, di cui tutti ci hanno parlato... ci sta aspettando per iniziare quella che è la sua routine quotidiana. Ogni giorno, per 100 giorni, nel periodo che va da metà giugno a metà settembre, per lei la sveglia suona all'alba quando inizia il rito della preparazione dei suoi prodotti. Burro, formaggi e formaggelle.
Mandra ha 33 anni, tre figli, un marito e una passione indescrivibile per ciò che fa. E' una donna dolce dal viso angelico, ma che allo stesso tempo dimostra un'energia assoluta. Energia che ci trasmette mentre la osserviamo mescolare il latte nel grande pentolone con movenze simili a quelle di una danza, un rito magico e mentre ci racconta in modo minuzioso, quasi scientifico, le diverse fasi di produzione del formaggio.
E' grazie a uomini e donne come Mandra che in Trentino è ancora viva la tradizione della produzione del formaggio con lavorazione artigianale. Persone che dedicano parte della loro vita vivendo a stretto contatto con la natura e gli animali, rispettandoli ed amandoli, affinché le tradizioni delle terre di montagna possano continuare a vivere. E grazie ad #albeinmalga questo patrimonio rurale arriva a farsi conoscere anche da chi la montagna non la vive quotidianamente, o, come me, ne vive solo l'aspetto esclusivamente ambientale non conoscendo le realtà di chi vivendoci ne conserva le tradizioni.
Il mondo di Mandra si è rivelato per me molto più che meraviglioso... ero completamente rapita dalle sue parole e dalla sua personalità così affascinate. Una casara forte e decisa e al contempo donna e mamma dolce e amorevole. Insomma, una grande donna da cui prendere esempio.
Dopo alcune ore nelle stanze della produzione, la cagliata è pronta per essere messa nelle forme dove poi avverrà la salatura e la maturazione nel magazzino/cantina della malga. Anche il burro è stato fatto e pronto per essere spalmato su una fetta di pane con la marmellata (o, come si faceva una volta, con lo zucchero). Il gusto del burro di malga è qualcosa di cui non ci si dimentica, ed è il protagonista della colazione che ci viene offerta. Burro e marmellate, biscotti caserecci, salumi, formaggi (ovviamente della malga) e il latte caldo appena munto. Un  vero paradiso per il palato.
Mentre noi gustiamo la colazione, la vita della malga continua... Mandra insieme alla sorella sistemano e puliscono la zona di produzione, il cognato porta le mucche al pascolo (vi ho già detto che sono 220? Sì, 220 mucche!), il marito e il figlio più grande puliscono la stalla così che al rientro delle mucche tutto sia in ordine e pronto per la seconda mungitura della giornata.
Nel frattempo noi siamo riposati e rifocillati. E' il momento di salutare Mandra, e tornare a piedi nel fondovalle. Un bella camminata di un paio d'ore lungo la mulattiera che da Malga Stabolone arriva in Val Daone, proprio poco distante dall'hotel Da Bianca. 
La nostra giornata ad #albeinmalga è terminata con una squisita cena tipica trentina. Non potevano mancare i celebri canederli e il piatto forte della signora Bianca, famoso in tutta la regione, le rane fritte.
Stanca ed appagata degli splendidi attimi vissuti crollo in un sonno profondo consapevole che l'indomani avrebbe riservato altre sorprese.
L'appuntamento è alle 9.30 all'ufficio turistico di Pieve di Bono con Cornelia, che ci accompagna, attraverso il Biotopo del Lago d'idro, sulle rive settentrionali del lago dove si sta concludendo il Taste @ the Lake, il mercato europeo dei sapori e dell'artigianato. La protagonista della giornata è la polenta carbonera, piatto tipico della tradizione della Valle del Chiese preparato con salamella e formaggi ma soprattutto con la farina di Storo. Farina ricavata dal grano Marano di Storo che cresce nella valle e che ancora oggi viene fatto essiccare all'aria su tavole di legno.
Da Malga Stabolone al lago d'Idro, questa è stata la mia #albeinmalga. Un'esperienza che consiglio davvero a tutti per riscoprire culture e tradizioni che è anche nostro dovere preservare e mantenere.

Ps: gli appuntamenti di #albeinmalga continuano per tutto il mese di agosto, trovate tutte le info qui: http://www.visittrentino.it/albeinmalga




Cristalli di montagna



Orchidea dactylorhiza maculata


Arnica montana




Roberto, il nostro cicerone speciale






















La discesa a valle

I canederli del ristorante Da Bianca

Le famose rane fritte della signora Bianca

L'hotel Da Bianca nella Val Daone